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VACANZA A VILLA LANZA

TUTTI I PROGETTI

Relazione conclusiva Vacanza a Villa Lanza

Il progetto nasce dalla necessità delle persone con Sindrome X-Fragile, di poter condividere un periodo di vacanza con coetanei serenamente ed in modo divertente, senza i genitori, avendo in comune il desiderio di divertirsi e fare un'esperienza di vita autonoma misurandosi con la propria capacità di essere emotivamente e praticamente indipendenti.settimana di convivenza fuori casa nella logica della crescita dell'autonomia intesa come “saper fare”(acquisendo quindi nuove abilità) e “saper essere”(intraprendendo un percorso volto alla consapevolezza di essere persona adulta ed indipendente).Sperimentare la dimensione di gruppo, mettendo in atto la capacità di auto-organizzarsi, fare semplici progetti per la gestione della giornata, occuparsi dell'acquisto dei viveri e della preparazione dei pasti, accudendo i propri spazi in villa e la propria persona. Organizzare il tempo in modo piacevole sfruttando le opportunità offerte dal territorio e le proposte di svago in programma. Ha rappresentato un'occasione unica di condividere in autogestione Villa Lanza, tutti gli annessi ma anche di sfruttare le opportunità offerte dal territorio e dalla bella stagione.

Progetto ha coinvolto, per una settimana di vacanza (7 notti 8 giorni da domenica 30 giugno a domenica 7 luglio 2013), 7 ragazzi, in prevalenza affetti da Sindrome X-fragile, 6 educatori 4 volontari. Tutti i partecipanti sono residenti in provincia di Genova e Savona, non ci sono state adesioni di associati provenienti da altre regioni. sono quelli di Villa Lanza a Genova Sestri Ponente (GE), sede della sezione ligure Sindrome X-fragile, complesso residenziale costituito da un edificio di circa 300 mq, suddiviso in tre piani, ampio spazio di pertinenza a livello dell'ingresso principale, terreno agricolo circostante organizzato in ampie terrazze coltivato ad orti dagli associati e dai volontari. La struttura è completamente arredata, ha una cucina attrezzata per comunità, 10 posti letto suddivisi in camere da 2 o 3 letti, 4 servizi, sale per attività. La villa e il terreno sono recintati. E' raggiungibile dai mezzi pubblici.della settimana ha tenuto conto degli importanti impegni, già assunti da alcuni partecipanti (quattro), che riguardano la loro frequenza al progetto “LEONE”. Il progetto prevede un periodo di formazione in aula (quello che si è svolto in contemporanea) e stages formativi in aziende con l'obiettivo di assunzione a tempo indeterminato entro la metà del prossimo anno.partecipanti al progetto sono stati impegnati 3 mattine alla settimana, quindi anche il programma della vacanza ha tenuto conto della loro assenza, organizzando, in quelle occasioni, attività solo con gli altri tre. Allo stesso tempo, questa diversa organizzazione è stata un'opportunità in più per i ragazzi coinvolti nel progetto LEONE, perché hanno avuto modo di imparare ad organizzarsi per raggiungere il luogo di formazione autonomamente (quindi svegliarsi e fare colazione per tempo, prendere in mezzi pubblici da Villa Lanza alla sede dei corsi - dall'altra parte della città - e viceversa). della settimana ha coinvolto i partecipanti sia in situazioni di quotidianità che eccezionalità, le attività svolte si possono così riassumere:
della settimana: giornata dedicata alla condivisione del programma e alla definizione dei ruoli e delle responsabilitàà quotidiane di autogestione in piccolo gruppo (spesa nei negozi del quartiere, preparazione pasti, pulizia della struttura, ortocultura negli orti adiacenti alla Villa, preparazione delle lavatrici e stesa del bucato,...)sul territorio (Navebus da Pegli al Porto antico)a Portofino (andata/ritornoin battello dal porto antico)nic ai parchi di Nervie pesca al Circolo della vela di Prà2 cene in pizzeriasi sono alternati in funzione delle esigenze del programma. Questa possibilità è resa possibile dal fatto che tutti i collaboratori risiedono a Genova, quindi il loro tempo è stato gestito in modo da utilizzarli al meglio all'occorrenza e concedendo dei periodi di riposo. La co-presenza di due/tre tra educatori e volontari ha permesso di organizzare e differenziare le attività in piccoli gruppi.il presidio notturno è stato il minimo indispensabile. Questa organizzazione non sarebbe stata possibile se tutto il gruppo fosse partito per una vacanza in luogo diverso dalla residenza.ha contribuito con una quota variabile in funzione della frequenza in quanto alcuni hanno preferito non partecipare a tutta la settimana ma ad una parte.

progetto ha offerto l'opportunità di sperimentare una settimana nella quale i partecipanti hanno potuto condividere la quotidianità ma anche gli aspetti ludici che possono derivare dall'appartenenza ad un gruppo di coetanei che hanno il desiderio di vivere da adulti e di divertirsi.vicinanza con la propria residenza, ha permesso ai partecipanti che non hanno ancora intrapreso appieno il percorso di distacco dalla famiglia, di poter interrompere l'esperienza anche solo per una notte, per scegliere di poterla riprendere, avendo la consapevolezza di poter decidere i propri tempi di distacco. Dover condividere spazi, responsabilità e attività con altri ha portato i partecipanti a scendere a compromessi accettando anche situazioni privilegiate da altri e mansioni non proprio congeniali (pulire, lavare piatti…) in cambio di poter condividere situazioni piacevoli e gratificanti.questa permettono ai partecipanti di avere una visione della loro vita senza i genitori, di pensare di poter contare su un'organizzazione che potrebbe aiutarli nel loro percorso di vita indipendente. hanno potuto comprendere appieno quanto sia necessario assecondare i bisogni dei figli adulti di frequentare altri ambienti e condividere il tempo con persone non famigliari, intraprendere un percorso di crescita necessario per qualsiasi adulto anche se con difficoltà come i nostri ragazzi X-Fragile.


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